25 Febbraio 2025

LO SPECK ALTO ADIGE IGP CONQUISTA IL 2024: +12,8% DI PRODUZIONE CERTIFICATA, EXPORT IN CRESCITA E FOCUS SU QUALITÀ E INNOVAZIONE

Un 2024 positivo per lo Speck Alto Adige IGP: +12,8% di produzione certificata rispetto al 2023, crescita del preaffettato (+7,3%) e un export che tocca il 32,7%, con il 67,3% della produzione venduto in Italia. Continua l’impegno del Consorzio per la tutela degli standard qualitativi e la salvaguardia del marchio con controlli e innovazioni digitali.

Il 2024 è stato un anno positivo per lo Speck Alto Adige IGP, caratterizzato da un incremento significativo della produzione certificata, che cresce del 12,8%, e un’espansione costante sui mercati internazionali, con il 32,7% della produzione destinata all’export. Germania, Stati Uniti e Francia si confermano i principali mercati esteri, mentre in Italia lo Speck Alto Adige IGP continua ad affermarsi come uno dei salumi più esportati. Inoltre, nel 2024 è stato registrato un aumento delle vendite dello Speck Alto Adige IGP del 3,4% (a volume) rispetto all’anno precedente.

La crescita del formato preaffettato (+7,3% rispetto al 2023) risponde alle esigenze dei consumatori moderni, rafforzando il posizionamento dello Speck Alto Adige IGP come prodotto di alta qualità e praticità, nonché come un secondo piatto sano e nutriente: un concetto, quest’ultimo, che è stato al centro della campagna TV lanciata a ottobre 2024 e che ha riportato l’eccellenza altoatesina sugli schermi dopo 20 anni con la campagna “unespeckted” e il claim “Un secondo che non ti aSPECKti”. La campagna punta sull’inaspettato, raccontando lo Speck Alto Adige IGP come una scelta nutrizionalmente bilanciata, leggera e versatile, ideale per tutta la famiglia e per chi ricerca gusto e benessere. Spazio, poi, alle innovazioni come il nuovo portale di certificazione e l’attenzione alla sostenibilità consolidano ulteriormente il valore del marchio.

Il commento del Presidente del Consorzio Tutela Speck Alto Adige Paul Recla: “Il 2024 è stato un anno importante per lo Speck Alto Adige IGP, con risultati che testimoniano il nostro impegno continuo nel garantire la qualità certificata del nostro prodotto. L’aumento della produzione IGP e l’espansione nei mercati internazionali confermano l’eccellenza che lo Speck Alto Adige IGP rappresenta oggi, ed è frutto del lavoro e degli investimenti portati avanti dal Consorzio. Grazie alle nuove tecnologie, ai controlli rigorosi e al nostro impegno verso la qualità, stiamo gettando basi solide per il futuro, rafforzando la fiducia dei consumatori e la nostra presenza sul mercato globale”.

Produzione
Lo scorso anno un totale di 2.815.390 prosciutti ha ottenuto il marchio di qualità “Speck Alto Adige IGP”, ovvero il 42,6% della produzione totale dei produttori riconosciuti dal consorzio, che rappresenta un aumento del 12,8% rispetto al 2023. Ciò significa che la crescita della quota di speck certificato IGP è continuata con successo nel 2024.
Ogni anno vengono prodotti circa 2,8 milioni di Speck Alto Adige IGP, per un valore stimato tra i 160 e i 170 milioni di euro.

Sviluppo della produzione IGP nel corso degli anni
La produzione dello Speck Alto Adige IGP ha mostrato negli ultimi anni una tendenza costante al rialzo. Dopo un significativo aumento tra il 1997 e il 2003, la produzione è rimasta stagnan-te nei successivi dieci anni. Tra il 2003 e il 2013, la quantità è rimasta pressoché invariata. Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrata una crescita continua – ad eccezione del calo nel 2023 – che è proseguita anche nel 2024.
Questa evoluzione positiva sottolinea il successo dello Speck Alto Adige IGP come prodotto di qualità sul mercato e la crescente domanda di alimenti certificati.

Mercati: lo Speck Alto Adige IGP è uno dei salumi più esportati in Italia
Il 67,3% della produzione di Speck Alto Adige IGP viene venduto in Italia, con una concentrazione nelle regioni dell’Alto Adige e del Nord Italia. Negli ultimi anni, tuttavia, la domanda è aumentata sensibilmente anche nel Centro e Sud Italia.
A livello internazionale, lo Speck Alto Adige rimane un prodotto molto richiesto. Con una quota di esportazione del 32,7 %, è tra i salumi italiani più esportati. Il mercato estero più importante è la Germania, che assorbe il 23,2 % della produzione. Altri mercati di rilievo sono gli Stati Uniti (4,75 %), dove la domanda è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, la Francia (2,0 %), la Svizzera (0,9 %) e l’Austria (0,6 %). Inoltre, lo Speck Alto Adige viene commercializzato in oltre venti altri Paesi, tra cui Belgio, Slovenia, Svezia, Paesi Bassi e Canada, che insieme rappresentano circa lo 0,7 % della produzione totale. Dopo le difficoltà legate alla pandemia nel 2020 e 2021, nel 2024 si è registrata una chiara ripresa nei mercati di esportazione.
Lo sviluppo costantemente positivo delle vendite e delle esportazioni sottolinea il successo dello Speck Alto Adige IGP come prodotto di qualità, sia a livello nazionale che internazionale.

I canali distributivi in Italia
In Italia, la distribuzione avviene principalmente attraverso i supermercati, che rappresentano il 65 % delle vendite totali. Altri canali di distribuzione includono i discount (21,0 %), il commercio all’ingrosso (3,0 %), la ristorazione (6,0 %) e il commercio al dettaglio (5,0 %). Nella provincia di Bolzano, il commercio al dettaglio gioca un ruolo particolarmente importante: circa il 33 % dello speck venduto nella provincia viene distribuito attraverso questo canale. Inoltre, il 14 % viene consegnato direttamente al settore della ristorazione, mentre circa il 20 % viene commercializzato attraverso il commercio all’ingrosso.

Tipologie di imballaggio: crescita del prodotto preaffettato
Nel 2024 sono state prodotte in totale 46.146.223 confezioni di prodotto affettato che corrisponde a una crescita del 7,3% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è dovuto principalmente al continuo sviluppo positivo del prodotto in fette, un format che soddisfa le esigenze dei consumatori moderni. Una tendenza, tra l’altro, sostenuta dal numero crescente di piccole famiglie e dagli investimenti dei produttori in affettatrici per migliorare la produzione di prodotti affettati.
La confezione da 100 g rimane il tipo di imballaggio più prodotto. Nel 2024 sono stati prodotti circa 30,5 milioni di questi imballaggi. Complessivamente, il 47% della produzione di Speck Alto Adige IGP è costituito da confezioni preaffettate, segnando un ulteriore incremento rispetto alla produzione totale del 2023.

Controllo qualità
I controlli di qualità dello Speck Alto Adige IGP sono effettuati dall’ente di controllo indipendente IFCQ Certificazione e spaziano dal monitoraggio della materia prima fino allo speck finito.
Nel 2024, 7 fornitori di materie prime sono stati ispezionati per verificarne la conformità alle linee guida del disciplinare delle materie prime, con particolare attenzione alla tracciabilità della carne. Inoltre, sono stati prelevati campioni delle cosce di maiale fresche nel reparto di entrata merci delle aziende produttrici e analizzati per salmonella e listeria.

Portale di certificazione
Nel 2024 è stato lanciato con successo il nuovo portale di certificazione dell’organismo di controllo, sviluppato in collaborazione con il fornitore di servizi IT Beantech. Dall’inizio dell’anno, tutti i 26 produttori utilizzano questo portale.
Il portale consente un monitoraggio preciso della produzione, garantendo trasparenza nella gestione delle certificazioni. Integra strumenti per la rendicontazione della sostenibilità e offre funzionalità avanzate come la creazione di report dettagliati tramite Power BI, fornendo ai produttori e al consorzio dati utili per ottimizzare i processi produttivi e distributivi.
Con questa innovazione, il consorzio ha sottolineato il suo impegno a promuovere la qualità e la sostenibilità nel processo di produzione dello Speck Alto Adige IGP. Il portale di certificazione è uno strumento lungimirante che rafforza la cooperazione tra i produttori e il consorzio e apre la strada a standard ancora più elevati.

Rapporto di Sostenibilità 2024
Dal 2019 il Consorzio dello Speck dell’Alto Adige è sempre più impegnato nella sostenibilità. Con l’istituzione del Gruppo di Lavoro sulla Sostenibilità nel 2020 sono stati definiti i primi approcci strategici con il coinvolgimento di un’agenzia per la sostenibilità e di altri partner. Sulla base di queste basi, nel 2022 e nel 2024 sono state sviluppate le linee guida per il primo rapporto di sostenibilità. L’attenzione si concentra sui “quattro quarti della sostenibilità”: Benessere e qualità degli animali, Lavorazione sostenibile, Creazione di valore e consumo, Educazione e comunicazione.

Ambito dei controlli, tutela del Marchio e sorveglianza online
Nel 2024, la sorveglianza continua del mercato è rimasta uno strumento fondamentale per garantire l’elevato standard di qualità e l’uso corretto della denominazione protetta. Sono stati ispezionati complessivamente 1.184 punti vendita in Italia e 137 nei mercati di esportazione di Germania e Svizzera, oltre a 200 siti web per garantire l’uso corretto del termine “Speck Alto Adige”. Il Consorzio Tutela Speck dell’Alto Adige ha continuato il monitoraggio mondiale dei marchi delle denominazioni “Speck”, “Alto Adige” e “Südtirol”, contattando gli utenti non conformi. Nel 2024 è stato prorogato per altri 10 anni il rinnovo del marchio denominativo e figurativo dello Speck Alto Adige IGP, valido nell’UE e in Gran Bretagna. Con la crescente presenza su Internet, il consorzio ha rafforzato le misure di controllo del marchio, collaborando con Griffeshield per monitorare le piattaforme di e-commerce in tutto il mondo, individuando un totale di 1.340 link. Nell’autunno 2024 è ripartita la collaborazione con l’organismo Controllo Qualità Alto Adige, con controlli periodici nei punti vendita e sulla qualità dei prodotti per promuovere il raggiungimento di uno standard qualitativo il più possibile uniforme. Sono stati visitati 109 punti vendita nel nord Italia, tra cui l’Alto Adige e la Germania meridionale, e controllate 317 referenze.

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